Il colore dei denti è geneticamente determinato, cioè ci viene assegnato da madre natura fin dalla nascita. È generato dalla dentina, una parte del dente situata appena sotto lo smalto. A determinare il colore dei nostri denti non è quindi lo smalto, che in effetti non ha un colore proprio, ma è traslucido: dalla sua superficie traspare il colore della dentina sottostante.

Lo smalto non è una barriera impenetrabile tra il cavo orale e la dentina, ma ha vari pori da cui filtra- no sostanze e particelle in grado di cambiare il colore alla dentina e allo smalto stesso.

Un bel sorriso si preserva con una buona igiene orale. È assolutamente indispensabile utilizzare il filo interdentale. Ogni dodici ore, infatti, nella nostra bocca si forma la placca batterica, che è spesso causa della carie, quindi bisogna eseguire una corretta igiene almeno 2 volte al giorno con lo spazzolino e con il filo interdentale, possibilmente non cerato.

 

Il ruolo dell’alimentazione

Le particelle colorate introdotte con alimenti, bevande, fumo (catrame e nicotina) possono aderire alla placca o al tartaro e rimanervi adese, facendo cambiare colore ai denti. I residui alimentari che rimangono nel cavo orale possono sviluppare numerosi ceppi batterici e causare la formazione della placca batterica che, se non viene completamente rimossa, in 12-18 ore si calcifica, producendo i primi depositi di tartaro. Se inoltre la saliva non ha un pH neutro ed è acida, a causa di una scorretta alimentazione o di un’insufficiente ossigenazione, si ha una proliferazione di batteri acidofili responsabili di alitosi e carie dentale.

 

I cibi sì e i cibi no

Gli esperti riuniti in occasione del XXI Congresso Nazionale del Collegio dei Docenti Universitari di Odontoiatria hanno stilato un elenco dei cibi salva-sorriso. Tra gli alimenti amici, il cacao amaro contiene sostanze antibatteriche che riducono la formazione della placca e della carie ma bisognerebbe stare attenti all’associazione con alimenti contenenti carboidrati, perché l’azione integrata di zuccheri e carboidrati favorisce la proliferazione dello Streptococcus mutans, il batterio che “mangia” i nostri denti. Per tenerlo alla larga si possono portare in tavola i mirtilli, ottimi antiplacca, o magari lo yogurt a patto che non contenga troppo zucchero. No invece a cibi e bevande che rendono più acida la saliva, prime fra tutte le bibite zuccherate e i succhi di frutta. Sì alle verdure crude, uno “spazzolino da denti” naturale che rimuove i residui alimentari, e a funghi e cicoria, che contengono sostanze protettive per i denti. Via libera anche al caffè e nessun divieto per il vino: quello rosso è protettivo, il bianco, più acido, può essere sorseggiato con un po' di formaggio per bilanciare con calcio e grassi gli effetti dannosi sullo smalto. Una dieta salva-sorriso va però seguita fin da piccolissimi: nei neonati che non sono allattati al seno, ad esempio, potrebbero essere utili latti artificiali con probiotici. Studi hanno dimostrato che i fermenti lattici infatti possono diminuire la proliferazione dei batteri della carie.