Prenderci cura del nostro corpo è molto importante ed è per questo che mi è sembrato oppurtuno parlare di una patologia molto diffusa che, secondo le ultime statistiche, interessa circa il 50% della popolazione occidentale al di sotto dei 60 anni: i diverticoli.

Affrontiamo l’argomento con il dott. Carlo Ratto, responsabile della Proctologia del Policlinico Gemelli di Roma, che ci spiega subito che i diverticoli sono delle piccole sacche che si formano sulla parete del colon, specialmente nella parte sinistra (il colon discendente e il sigma). 

I diverticoli si formano a causa di un’eccessiva pressione esistente all’interno del colon e della contemporanea contrazione delle sue pareti.

I gas intestinali spingono verso l’esterno e deformano la parete del colon determinando il progressivo formarsi delle sottilissime tasche diverticolari.

L’infiammazione dei diverticoli (detta “Diverticolite”) è la causa principale dell’inizio dei sintomi. Durante la fase acuta dell’infiammazione si innescano degli spasmi del colon e si avverte del dolore solitamente e principalmente a livello del basso addome a sinistra, in corrispondenza del sigma. Al dolore si può associare anche della diarrea.

Quando l’infiammazione è più grave il dolore è più intenso e si aggiungono febbre e brividi.

In alcuni casi possono esserci delle complicanze:

- la perforazione di un diverticolo, già infiammato, in cui la parete intestinale assottigliata si rompe e il materiale fecale fuoriesce dall’intestino e si riversa nella cavità addominale, provocando infezione, febbre e dolore acuto (la cosiddetta “peritonite”)

- il sanguinamento diverticolare dovuto al danno dell’infiammazione sulla parete di arterie limitrofe ai diverticoli, che determina una vera e propria emorragia acuta.

In entrambe le occasioni bisogna rivolgersi immediatamente ad un medico, anche utilizzando il Pronto Soccorso

Vi è poi una terza complicanza  che si instaura però più lentamente :

- la stenosi diverticolare, una ristrettezza e rigidità dell’intestino dovuta alla fibrosi ed alla cicatrizzazione in seguito a multipli episodi di infiammazione. Ne è sintomo un progressivo peggioramento della stitichezza per l’ostacolo incontrato dalle feci nel passaggio attraverso il colon ristretto. Talvolta, se la stenosi è trascurata, si può giungere ad uno stato di occlusione intestinale che può richiedere un intervento d'urgenza.

Nei casi più gravi è necessario un intervento chirurgico che prevede l’asportazione del sigma e del colon discendente, la cosiddetta “emicolectomia sinistra”. 

Vanno distinte comunque due condizioni: 

-  quella cosiddetta “in elezione” dove non vi è uno stato di emergenza, ma la decisione di intervenire è basata sulla ricorrenza di episodi di diverticolite e, quindi, ha il senso di prevenire le complicanze maggiori. In questo caso la resezione intestinale è associata ad una immediata sutura dell’intestino. 

- quella “in urgenza” se si ha un caso di peritonite. Il medico deve valutare se scegliere un atteggiamento attendista, con drenaggio del pus all’interno dell’addome (rimandando, eventualmente, la resezione intestinale ad una seconda occasione più opportuna), oppure un atteggiamento più deciso asportando l’intestino malato ed effettuando una detersione più profonda della cavità addominale dal materiale infiammatorio. Molto spesso, in quest’ultimo caso, le brutte condizioni del colon residuo all’asportazione consigliano di effettuare una colostomia temporanea (per la raccolta delle feci attraverso un sacchetto posto sull’addome) per consentire all’intestino di migliorare ed essere successivamente ricanalizzato.

Anche per questa patologia l'alimentazione ha un ruolo fondamentale ed il dottor Ratto ci consiglia di privilegiare gli alimenti ricchi di fibre per facilitare il transito intestinale senza però esagerare per non causare una eccessiva fermentazione con conseguente aumento dei gas intestinali che sono una concausa dei diverticoli.

Infine il dottor Ratto ci consiglia di evitare:

- legumi

- latte e derivati

- carciofi

- cavoli e cavolfiori

- broccoli

- uva

- agrumi

- frutta estiva: pesche, albicocche, ciliegie, fragole, fichi

- caffè

- tè