Mi è sembrato opportuno trattare un argomento molto delicato, che spesso non viene affrontato per dei preconcetti o per eccessivo pudore, ma che riguarda un aspetto fondamentale della vita di coppia di tutti noi.

Per parlarne al meglio mi sono avvalsa della collaborazione del Dott. Andrea Militello, urologo e andrologo a Roma e Viterbo, perfezionato in fisiopatologia della riproduzione umana e docente presso l'Università Unifeder.

Spesso in una coppia di mezza età il desiderio e la conseguente prestazione sessuale da parte dell’uomo tende a ridursi . Chiaramente questo è motivo di disagio sia da un punto di vista relazionale che emotivo all’interno della coppia. Nella donna può scattare ,talvolta in maniera immotivata, il sospetto che non vi sia più un attrazione fisica nei confronti del proprio partner o che si stia creando una storia parallela con un’altra donna.

Il dottor Militello ci suggerisce di considerare che , così come nella donna avviene il processo della menopausa con alterazioni ormonali e fisiche, anche nell’uomo esiste una modificazione dell’equilibrio ormonale con un calo del testosterone accompagnato anche un calo del suo effetto a livello fisico ed emozionale che prende il nome di andropausa . 

Il testosterone è un ormone prodotto dai testicoli attraverso un processo chiamato steroidogenesi e sotto l’effetto di due ormoni ipofisari chiamati FSH ed LH il primo responsabile maggiormente della produzione di spermatozoi e il secondo responsabile della produzione di testosterone . Esistono delle forme già presenti in giovane età conosciute come il termine tecnico di ipogonadismo , in cui il testicolo non è in grado di lavorare nella giusta maniera sia per problematiche intrinseche al testicolo stesso, i cosiddetti e riconosciuti ipogonadismi primitivi, oppure per un mancato stimolo a livello degli ormoni ipofisari, il cosiddetto ipogonadismo secondario, come anche problematiche endocrine quali ad esempio l’ipotiroidismo . La condizione dell’andropausa non deve essere considerata una patologia vera e propria perché rappresenta delle modificazioni ormonali del nostro organismo, ma nello stesso tempo deve essere conosciuta, diagnosticata e sostenuta con un giusto supporto integrativo e se necessario anche di tipo farmacologico. 

Il calo di testosterone è responsabile nell’uomo oltre che al calo della libido e disfunzione erettile, anche di eccessiva stanchezza fisica e psichica, riduzione importante del tono muscolare e della massa magra, accumulo di adipe a livello del girovita, ridotta capacità di concentrazione e memorizzazione. Il testosterone tende a calare dopo i 40 anni in maniera progressiva. Ogni uomo dovrebbe avere la sua figura di riferimento equivalente al ginecologo per la donna che è lo specialista andrologo, con il quale confrontarsi annualmente per affrontare e contenere l’avanzare di un eventuale andropausa ; esami ormonali da eseguire in fase diagnostica sono  il dosaggio del testosterone libero e totale, fsh, lh, prolattina, omocisteina, 17 beta estradiolo, vitamina d , tutte molecole e ormoni che hanno una loro azione importante e influente sull’equilibrio ormonale e sull’eventuale andropausa. Sicuramente uno stile di vita salutare e l’attività fisica possono essere di grande aiuto, perché ormai confermato che lo sport sia in grado di migliorare la produzione di testosterone come anche di serotonina, quest’ultimo un ormone conosciuto come ormone del benessere. Importante un’alimentazione che non interferisca eccessivamente con l’attività del fegato che come sappiamo è una metabolizzatore degli ormoni e quindi ridurre drasticamente l’introduzione di alcolici . Utile arricchire la propria dieta con antiossidanti che la natura stessa può offrirci e nello stesso tempo è possibile integrare la nostra alimentazione con molecole naturali che possono avere una azione di amplificazione sull’azione del testosterone stesso, tra questi ricordiamo il fieno greco il tribulus terrestris.

In alcuni casi bisogna intervenire farmacologicamente, spesso nei casi conclamati di ipogonadismo in cui livelli di testosterone sono molto bassi parliamo di valori al di sotto di 1,5 nanogrammi millilitro . In questi casi esistono terapie farmacologiche sostitutive a base di testosterone che può essere utilizzato sotto forma orale, di gel, oppure iniettabile. In questo caso chiaramente parliamo di farmaci che devono essere attentamente gestiti e controllati dallo specialista di riferimento Anche perché come tutti gli ormoni oltre agli effetti benefici ci sono degli effetti collaterali che devono essere conosciuti e controllati .

 Per concludere il dottor Militello sottolinea di ricordare quindi che se l’uomo di media età inizia a manifestare un calo del desiderio e delle attenzioni nei confronti della propria partner con una riduzione dell’attività sessuale, non pensiamo subito a problematiche legate all’ equilibrio della coppia, ma che anche l’uomo possa essere andato incontro a quel processo di cambiamento ormonale riconosciuto come andropausa con le conseguenze di tipo metabolico, emozionale, e fisico. Ma per tutto c’è rimedio.